I riferimenti ad essa sono numerosi e si presenta soprattutto nella forma del fiume Bosforo, il fiume che attraversa e divide Istanbul (approfondimento del blog).
In particolare l'acqua svolge un duplice ruolo: è importante per il singolo e utile all'intera città di Istanbul.
Innanzitutto nel capitolo 41, intitolato "Nuotare sul dorso", il protagonista Kemal scopre che riesce ad alleviare il suo dolore amoroso attraverso il nuoto; ama immergersi nelle acque del fiume, trattenere il respiro e nuotare a dorso ed osservare l'acqua del mare.
In questo caso l'acqua diventa un elemento rigenerativo che trasmette pace e serenità.
A pag 217 si dice:
"Risvegliava in me una strana sensazione di infinitezza, completamente diversa dalla mia sofferenza amorosa"
Nel corso della narrazione vengono elencate una serie di imbarcazioni che sono solite ad attraversare le acqua del fiume Bosforo, zattere di pescatori, gabarre, battelli detti Kalender che trasportavano i turisti, e navi-merci che attraversano le Linee Martittime della città per operazioni import-export di prodotti e purtroppo anche per il contrabbando ad esempio di alcolici.
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