"Aristotele, nella Fisica, distingue tra gli istanti particolari che chiama 'ora' e il Tempo.
I singoli istanti sono gli elementi indivisibili come l'atomo e la materia; il Tempo, invece, è la linea che unisce questi istanti indivisibili."
(cap 54, pag 314)
ARISTOTELE
Aristotele fu un filosofo greco (384-83 a. C. - 322 a. C.) nonchè, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi.
Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia platonica, si occupò dell'educazione di Alessandro Magno; tornato ad Atene fondò nel 335-34 la sua scuola, il Liceo.
La sua attività di ricerca è stata prodigiosa: ha affrontato studi di metafisica, fisica, biologia, psicologia, etica, politica, poetica, retorica e logica, discipline cui diede veste sistematica, creando una vera e propria "enciclopedia del sapere" che ha dominato la cultura occidentale sino al XVII secolo. Il corpus aristotelico, cioè il complesso delle sue opere a noi pervenute, è costituito dagli scritti esoterici (interni, cioè destinati alla sua scuola), mentre degli scritti essoterici (destinati al pubblico) restano pochi frammenti.
Le opere pervenute: opere di logica; fisica, filosofia, motali e politiche, poetica.
FISICA
Fisica è il titolo di un trattato in otto libri di Aristotele e, come tutte le altre opere aristoteliche, anche la Fisica è il risultato del lavoro di ricostruzione dei frammenti, operato probabilmente da Andronico di Rodi
Il libro I tratta dei principi del Divenire ovvero argomenta la molteplicità dei modi dell'essere e confuta della sua immobilità mentre nel libro II sono trattate le sue quattro cause.
I libri III, IV, V, VI costituiscono uno studio organico sul concetto di movimento e i suoi relativi concetti connessi di: infinito (l'atto della potenza, dell'incompiuto), luogo e tempo (i limiti della realtà).
Aristotele affermò l'esistenza di un essere divino, definito 'motore immobile', che è causa dell'unità e del fine che si prefigge la natura. Questa entità è perfetta ed è perciò l'aspirazione di tutte le cose del mondo, poiché tutti gli enti desiderano essere partecipi della perfezione. Il motore immobile, che nella tradizione filosofica medievale è stato identificato con Dio, nella descrizione di Aristotele non è suscettibile di interpretazioni religiose, come hanno osservato molti filosofi e teologi contemporanei. Il motore immobile, ad esempio, non ha creato il mondo e non è interessato a ciò che accade nel mondo.
TEORIA COSMOLOGICA
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