domenica 4 maggio 2014

3.1) Storia del Cinema: parte I

A partire dalla metà del libro, dopo che il protagonista Kemal ri-incontra l'amata Fusun, si parla della realizzazione di un film in cui lei sia l'attrice principale. Da queste pagine numerosi sono i riferimenti alla cinematografia come la sceneggiatura, locali frequentati da attori in cerca di contratto, case cinematografiche emergenti ecc...



Da metà giugno andammo a vedere più di cinquanta film nei cinema estivi all'aperto. 
Espongo qui i biglietti, le fotografie, le locandine... " 
(Cap. 52, pag 287)





I FRATELLI LUMIERE 


Auguste Marie Louis Nicolas Lumière, nato a Besançon il 19 ottobre 1862, e Louis Jean Lumière, nato a Besançon il 5 ottobre 1864, avevano la fotografia nel sangue: il padre era un noto imprenditore e fotografo e permise ai figli di fare le prime esperienze nel settore: Auguste come direttore, e Louis come fisico.

Proprio il fratello minore, grazie alle sue conoscenze, affinò la tecnica della lastra secca, la pre-pellicola fotografica. I Lumière fecero la prima vera invenzione “cinematografica” nel 1894 con il cinématographe (cinematografo), un apparecchio rivoluzionario destinato a tutto il pubblico, che fungeva da camera e soprattutto da proiettore di immagini.


“La Sortie de l'usine Lumière" (l'uscita dalle officine Lumière) fu il loro primo film, proiettato il 28 dicembre 1895 davanti a un pubblico pagante al Gran Cafè del Boulevard des Capucines di Parigi.



IL CINEMATOGRAFO



Non che fossero stati i primi ad avere questa brillante idea:. Thomas Edison nel 1889 realizzò una cinepresa (detta Kinetograph) ed una macchina da visione (Kinetoscopio): la prima era destinata a scattare in rapida successione una serie di fotografie su una pellicola; la seconda consentiva ad un solo spettatore per volta di osservare, tramite un visore, l'alternanza delle immagini impresse sulla pellicola.

Ai fratelli Lumière si deve comunque l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori.


Il cinématographe proiettava su schermo bianco una serie di immagini nitide e ben distinte, precedentemente stampate su una pellicola attraverso un processo già utilizzato in ambito fotografico; in questo modo si mostrava l’azione in movimento o, almeno, si dava l'illusione dell’azione.
Dopo il proiettore, i Lumière apportarono una rivoluzionaria modifica alla pellicola cinematografica: crearono e brevettarono il foro di trascinamento, per permettere alla pellicola di scorrere nel proiettore.




DIRITTI DELL'INVENZIONE

Nel 1896 cominciarono un giro di propaganda con il cinématographe, a Londra e New York il successo fu immediato, una vera rivoluzione che lasciava a bocca aperta; altri macchinari furono creati al fine di noleggiarli e imporre il cinema nel resto d'Europa.
Si esposero alla copiatura dell’apparecchio ma, resistendo, i Lumière non vendettero nessuno dei loro cinématographe e, dopo svariate cause, solo nel 1900 decisero di cedere i diritti di sfruttamento dell'invenzione (dicevano che il pubblico si sarebbe stancato di osservare queste immagini in movimento e reputavano che il cinematografo sarebbe stato utilizzato solo per fini documentaristici, non come mezzo di spettacolo).





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