"Di preciso non me lo ricordo perchè nella mia mente
<<si era spezzata la pellicola>>. Questa espressione la usavano i giovani... "
(Cap. 49, pag 269)
L'INVENZIONE DELLA
PELLICOLA CINEMATOGRAFICA
Una pellicola cinematografica è un nastro di poliestere o di triacetato di cellulosa che contiene una serie di diapositive (fotogrammi), che vengono proiettate in successione tramite un apposito proiettore cinematografico.
La pellicola cinematografica è una invenzione di George Eastman, che nel 1885 inventò la pellicola in celluloide come supporto per gli alogenuri di argento fotosensibili. Con il XX secolo, l'avvento delle macchine dei fratelli Lumière e l'esplosione commerciale del cinema nacquero altri formati e altre possibilità, come quella del colore.
La pellicola più usata e quella standard della case cinematografiche è quella a 35 mm, con quattro perforazioni per fotogramma secondo il progetto di Thomas Edison, che l'aveva usata per primo.
Ogni fotogramma è fiancheggiato da una o più perforazioni, necessarie affinché il proiettore possa agganciare la pellicola e farla scorrere con moto intermittente davanti al fascio di luce necessario alla proiezione.
Sui bordi della pellicola sono poi collocate le tracce audio, oggi codificate secondo vari standard, tutti presenti negli attuali film 35mm.
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